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La fine definitiva dei superbonus edilizi?

Il governo ha deciso di bloccare la cessione dei crediti per tutti i bonus edilizi, compreso il Superbonus: lo stop allo sconto in fattura sarà la pietra tombale?

Lo stop deciso dal governo alla cessione dei crediti può rappresentare la pietra tombale sul Superbonus e su tutti i bonus edilizi. Le misure, è vero, non spariranno e resteranno sotto forma di detrazioni fiscali che andranno a compensare nel giro di dieci anni (per il 50%) e quattro anni (per il 110%) le spese sostenute; ma eliminare la cessione dei crediti e lo sconto in fattura può avere una conseguenza non di poco conto: i bonus edilizi torneranno a essere solo un privilegio per quei pochi che potranno permettersi di pagare subito i lavoro e vedersi restituire parte delle risorse investite in tempi molto lunghi.


Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto che prevede lo stop alla cessione dei crediti per tutti i bonus fiscali edilizi, compreso il Superbonus. Inoltre viene sancito anche il divieto di acquistare i crediti per tutte le amministrazioni pubbliche.


Cosa succederà ora? E perché il rischio è che il Superbonus, così come tutti gli altri bonus edilizi, diventi una misura per pochi? Ve lo spieghiamo subito...


Il governo Meloni ha messo in campo diversi interventi riguardanti la cessione del credito per i bonus edilizi. La più importante è la sospensione di tutte le cessioni di bonus fiscali. Restano applicabili solamente in caso di interventi già avviati. Il Consiglio dei ministri ha anche bloccato tutte le operazioni di acquisto relative ai crediti anche da parte di Regioni e altri enti pubblici. Viene infine anche stabilita una limitazione alla responsabilità del fornitore che ha applicato lo sconto in fattura e dei cessionari dei crediti.


Cosa succede ora?

"Il divieto di cessione anche per le amministrazioni locali, serve per evitare un impatto importante sul debito pubblico".

Dal 17 febbraio, quindi, le regole per i bonus sono cambiate: sia per il Superbonus che per tutti gli altri bonus edilizi.

In sostanza, i bonus continueranno a esistere, ma non più la cessione dei crediti. Resta solo la possibilità della detrazione d’imposta, ovvero il recupero in più anni di una percentuale - che varia in base al bonus specifico - della spesa sostenuta.

Come scritto prima:

_50% in 10 anni

_110% in 4 anni


Sostanzialmente lo sconto in fattura permetteva potenzialmente (poi non sempre era così semplice) a chiunque di accedere al bonus: ora, invece, una spesa del genere potrà essere sostenuta solamente da chi ha più possibilità economiche. Ad ogni modo, con questa manovra, resta il problema che soprattutto una misura come il Superbonus, pensata per ammodernare gli edifici italiani e renderli più efficienti dal punto di vista energetico (anche in vista delle direttive UE a partire dal 2020, puoi recuperare quì il nostro articolo), rischia di diventare accessibile solo ai più abbienti.



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D.

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